Recensioni – Focus ‘Medio Oriente’ – NMS n.2

RECENSIONI – FOCUS MEDIO ORIENTE

Gastone Breccia, Guerra all’ISIS. Diario dal fronte curdo, 2016, ISBN 9788815263346, di Pietro Candeliere

Qual è il compito di uno storico? Generalmente si associano discipline come la storia e la storiografia alla narrazione ed interpretazione di eventi del passato, fatti già avvenuti dei quali lo studioso dovrebbe informarsi tramite fonti di vario genere, ragionando sui fenomeni per poi riportare le proprie riflessioni in forma scritta. È quindi opinione diffusa che immettersi nella storia mentre questa è in corso di svolgimento non sia compito degli studiosi, bensì attività riservata ai giornalisti e al loro ruolo di commentatori del presente.
Diverso è il punto di visto di Gastone Breccia, professore di Storia bizantina all’Università di Pavia, il quale, ben consapevole che «“esserci” non significa “comprendere”», al pari degli storici antichi riconosce il valore dell’autopsia, termine greco che significa “vedere coi propri occhi” […].

Pejman Abdolmohammadi – Giampiero Cama, L’Iran contemporaneo. Le sfide interne e internazionali di un Paese strategico, 2015, ISBN 8861844065, di Pietro Candeliere

Il rapporto tra la società occidentale e la religione islamica, con particolare riferimento alle sua dimensione politica, è attualmente uno degli argomenti ai vertici delle agende politiche e mediatiche internazionali. Nonostante i punti di vista in merito sia molteplici e talora molto distanti tra loro, l’Islam resta una realtà con cui l’Occidente deve confrontarsi ed interfacciarsi, sia all’interno dei confini nazionali che nel panorama globale. Il credo musulmano, come è noto, non è solo ispirazione delle attività di “gruppi irregolari” come il sedicente Califfato islamico (meglio noto come ISIS), ma rappresenta il fondamento, seppure in modalità e forme diverse, su cui poggiano alcuni degli Stati riconosciuti dai governi occidentali. È questo il caso dell’Iran, paese chiave per la stabilità del Medio Oriente e del mondo sia in campo economico che geopolitico, attualmente governato da una “Repubblica islamica” instaurata dopo la rivoluzione del 1979 […].

Luca Riccardi, L’ultima politica estera. L’Italia e il Medio Oriente alla fine della Prima Repubblica, 2014, ISBN 9788849840926, di Veronica De Sanctis

Il triennio 1989-1992 vide il susseguirsi di una serie di eventi che mutarono radicalmente l’assetto internazionale affermatosi nel secondo dopoguerra: dall’implosione dell’Urss alla riunificazione tedesca, dalla crisi jugoslava alla prima Guerra del Golfo fino all’accelerazione del processo di integrazione europea. In questo contesto, le questioni riguardanti il Medio Oriente – la stagnazione del processo di pace arabo-israeliano e la crisi del Kuwait – ebbero un ruolo tutt’altro che trascurabile. Tali eventi, strettamente connessi alla fine della guerra fredda, videro direttamente coinvolta la diplomazia italiana e posero con “drammaticità il tema dell’effettivo peso internazionale dell’Italia all’indomani della fine della Guerra fredda”. Sullo sfondo di questo quadro internazionale, inizia in Italia la delicata fase di transizione dalla Prima alla Seconda Repubblica. In questo intreccio tra politica estera e politica interna, Luca Riccardi, storico delle relazioni internazionali e professore ordinario presso l’Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale, descrive, dal punto di vista italiano, le fasi del conflitto innescato dall’invasione irachena del Kuwait iniziata il 2 agosto 1990 […].

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