NMS 17 – RICERCHE (Parte 1)

PARTE PRIMA (Linguistica, Sociologia, Etologia)

Giuliana Fiorentino, Stato dell’arte sulla comunicazione animale in Italia con particolare attenzione alla comunicazione interspecifica uomo-cane

Abstract: Il contributo propone una ricognizione sulla comunicazione animale in prospettiva linguistica. Nel fare il punto sugli studi sul tema e sulle principali prospettive di studio e ricerca passate e future, si passano in rassegna brevemente le fasi della storia dello studio della comunicazione animale in prospettiva linguistica e semiotica. Infine ci si sofferma sulla comunicazione interspecifica con riferimento al rapporto uomo-cane.

Abstract: This contribution proposes a review of animal communication from a linguistic perspective. Taking stock of the studies on the subject and the main perspectives of past and future studies and research, it briefly retraces the stages in the history of the study of animal communication from a linguistic and semiotic point of view. The study proposes a periodization in two phases, from the birth of linguistics (1916) to the 1980s, and a second phase that starts from the end of the 1980s and reaches the present day. Finally, attention ispaid to interspecific communication with reference to the man-dog relationship.

_____________________________________________________

Rebeca Andreina Papa, La relazione uomo-animale: la prospettiva dei “Critical Animal Studies” e dei “Critical Animal and Media Studies”

Abstract: Il contributo vuole proporre una riflessione sul ruolo dei media nella rappresentazione della relazione uomo-animale, a partire dalla cornice teorica dei Critical Animal and Media Studies.
La relazione uomo-animale è diventata oggetto di studio sociologico a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso, quando anche le scienze sociali hanno iniziato a riflettere sulla “questione animale” e sulle implicazioni dello sfruttamento degli animali non umani, considerati come “oggetti” e non come “soggetti” dotati di una loro dignità (Critical Animal Studies). In continuità con tali riflessioni, e dopo aver ripercorso brevemente alcuni dei principali filoni di studi delle scienze sociali sulla relazione uomo-animale, si vedrà in che modo i Critical Animal and Media Studies hanno indagato il ruolo dei media nel riprodurre e giustificare le dinamiche sociali di oppressione degli animali da parte degli esseri umani.

Abstract: The paper aims to propose a review on the role of the media in the representation of the human-animal relationship, starting from the theoretical framework of Critical Animal and Media Studies.
The human-animal relationship has become an object of sociological studies since the last decades of the last century, when social sciences also began to reflect on the “animal advocacy” and on the implications of the mistreatment of non-human animals, considered as “objects” and not as “subjects” endowed with their own dignity (Critical Animal Studies). In continuity with these reflections, and after briefly reviewing some of the main strands of social science studies on the human-animal relationship, we will see how Critical Animal and Media Studies have investigated the role of the media in reproducing and justifying the social dynamics of our mistreatment of other animals.

_____________________________________________________

Ishvarananda Cucco, Comunicare con gli animali (e tra animali). L’antropologia come “scienza del linguaggio” fra Claude Lévi-Strauss e Eduardo Kohn. Implicazioni semiotico-giuridiche

Abstract: l’intervento muove da alcune questioni generali: è possibile “comunicare” con gli animali? È possibile recepire ed elaborare i comportamenti animali come elementi di una “comunicazione”? E, inoltre, è possibile comprendere attraverso strumenti interpretativi oggettivi la “comunicazione” tra animali? Prima ancora di tentare una risposta a tali domande, si coglie un problema preliminare che complica la loro presa in carico scientifica: l’assenza di un criterio affidabile in grado di “decifrare” le molteplici modalità di interazione uomo-animale e animale-animale come “forme di comunicazione”. Il contributo mostrerà come l’antropologia, nel tentativo di risolvere problemi contingenti e inizialmente estranei al tema in questione, abbia raccolto per prima fra le scienze sociali la sfida epistemologica di sviluppare modelli interpretativi impiegabili nell’interazione fra mondo umano e mondo non-umano.

Abstract: The paper starts from some general questions: is it possible to “communicate” with animals? Is it possible to understand and process animal behaviours as elements of a “communication”? And, moreover, is it possible to understand through objective tools the “communication” between animals? Even before attempting an answer to these questions, there is a preliminary problem for their scientific evaluation: the absence of a reliable criteria capable of “deciphering” the multiple modes of interaction between man-animal and animal-animal as “forms of communication”. The paper will show how in trying to resolve contingent problems unrelated to this issue, anthropology for first among the social sciences has taken up the epistemological challenge of developing interpretative models that can be used in the interaction between the human and non-human.

_____________________________________________________

Roberto Marchesini, Omologie, analogie e false friend nella comunicazione animale

Abstract: Il testo parla di omologie, analogie e false friend nella comunicazione animale. L’autore spiega che gli animali lasciano tracce della propria presenza o del proprio passaggio nell’ambiente e che altri animali possono utilizzare queste tracce per ottenere vantaggi o informazioni. La comunicazione animale si differenzia dalla semplice ricezione delle tracce perché coinvolge lo scambio di contenuti tra emittente e ricevente. La comunicazione animale è una funzione specifica, sottoposta a pressioni selettive e evolutiva. Ogni specie ha sviluppato modi particolari di comunicare che sono adattati alle proprie esigenze e che non devono essere confuse con la semplice indiziarietà. La comunicazione animale non è solo una forma di segnalazione, ma ha un significato adattativo.

Abstract: The text discusses homology, analogy, and false friends in animal communication. The author explains that animals leave traces of their presence or passage in the environment, and other animals can use these traces to gain advantages or information. Animal communication differs from simply receiving traces because it involves the exchange of content between sender and receiver. Animal communication is a specific function subject to selective and evolutionary pressures. Each species has developed unique ways of communicating that are adapted to their own needs and should not be confused with mere skill of interpreting traces. Animal communication is not just a form of signaling but has adaptive significance.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione clicca sul pulsante ACCETTO maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo. Nuovomeridionalismostudi.it utilizza solo “cookie tecnici”. Nello specifico Nuovomeridionalismostudi.it utilizza specifici plugin per monitorare l’andamento delle visite sul proprio portale. Su Nuovomeridionalismostudi.it sono presenti funzioni social collegate ai principali social network quali Facebook, Twitter, Google +, Google Maps, YouTube, Vimeo.

Chiudi