Giuseppe Di Palo, Il Carnevale per propiziare l’anno agricolo: i Mesi di Cercepiccola
Abstract: La rappresentazione de “I Mesi”, probabilmente originaria della Campania, sembrerebbe essere stata introdotta a Cercepiccola alla fine del XIX secolo. Si tratta di una sorta di drammatizzazione popolare che i trentatré personaggi, tutti di sesso maschile, recitano vestiti nelle fogge più varie in groppa ad asini e cavalli. La manifestazione, che generalmente si svolge l’ultima domenica di Carnevale, prevede due Pulcinella, un Arlecchino, due cenciunari (raccoglitori di stracci), un presentatore, un direttore d’orchestra, otto orchestrali, un padre, un nonno, i dodici mesi e le quattro stagioni. Tutti montano cavalli riccamente adornati ad eccezione del “mese di maggio”, degli “orchestrali” e dei “cenciunari” che montano asini. Il corpetto indossato soltanto da alcuni “mesi” è adornato d’oro; i monili possono andare da un minimo di un chilogrammo ad un massimo di due chilogrammi per ogni personaggio.
Abstract: The pageant of the “months”, which probably came originally from Campania, was introduced to Cercepiccola, maybe, at the end of the nineteenth century. It is a kind of popular dramatization with thirty-three performers, all male, dressed in various costumes and riding on donkeys and horses. The pageant, which is usually held on the last Sunday of Carnival, features two Pulcinella characters, an Arlecchino, two rag-collectors, a master of ceremonies, an orchestra conductor, eight orchestra players, a father, a grandfather, four man acting as the seasons and twelve men acting as the month. All ride richly adorned horses, with the exception of the “month of May”, the “orchestra players” and the “rag-collectors” who ride donkeys. The waistcoat worn only by some of the month is trimmed with gold; the decorations may weight from a minimum of one Kilo to a maximum of two kilos for each character.