Focus ‘La bellezza disarmata’ – NMS n.2

FOCUS LA BELLEZZA DISARMATA

Michele De Feudis, Intervista esclusiva a Julián Carrón

Lo stupore della fede, l’energia di Papa Francesco, la sfida educativa, la guerra al nichilismo imperante, il terrorismo: questo sono alcuni dei temi affrontati da Don Juliàn Carròn nella presentazione a Bari del libro “La bellezza disarmata” (Rizzoli) in un incontro con Corrado Petrocelli, Alessandro Laterza e Costantino Esposito. A margine dell’appuntamento nel capoluogo il “Corriere del Mezzogiorno” ha incontrato la guida di CL […].

Maurice Bignami, L’altro è un bene. La sfida del vero dialogo

Ho letto con grande piacere La bellezza disarmata di Julián Carrón. Lo stesso gusto che provo ogni volta quando prendo in mano un testo di Luigi Giussani. D’altra parte Carrón non si inventa nulla, prosegue sulle orme di Giussani. E anche Giussani, in tutte le sue opere, segue qualcun altro, come i due discepoli del Battista nel primo capitolo del Vangelo di Giovanni. Giussani non aggiunge nulla al messaggio evangelico. È la sua grandezza. Giussani è pura, essenziale esegesi del Nuovo Testamento. Leggerlo suscita sempre il desiderio di accedere alle fonti, di andare al cuore del messaggio, all’Annuncio, al kerigma. Ti prende la smania di arrivare a Lui, al protagonista della Storia! Leggerli, però, Carrón e Giussani, fa nascere anche la voglia, almeno a me, di procedere per tangenti, di sperimentare se le cose intuite, i punti evidenziati, abbiano un tale valore generale da emergere prepotenti anche altrove, anche dove non te lo aspetteresti. Così, vorrei proporvi alcune brevissime citazioni da due testi che mi sono tornati in mente leggendo La bellezza disarmata. Il punto di partenza, poi, sarà soprattutto un omaggio a un scrittore che ho sempre amato e che ha il dono, quando lo leggi con attenzione, anche a decenni dalla morte, di socchiudere alcune porte sul nostro futuro prossimo. Ognuno di noi potrebbe proporre altri testi, ovviamente, ma questi, nella loro eccentricità, spero siano un ottimo pre/testo. Non voglio sfuggire all’incombenza per la quale sono stato invitato. Tutt’altro […].

Carlos José Errázuriz M., Riflessioni sul carisma di Comunione e Liberazione

Grazie a due amici legati a Comunione e Liberazione ho letto prima la Vita di don Giussani, scritta da Alberto Savorana1, e poi il libro che oggi presentiamo, di don Julián Carrón, successore di don Giussani in CL. La prima impressione che ho tratto da queste letture è stata di continuità, anzi di fedeltà a un patrimonio, il quale nella sua essenza non costituisce un’invenzione umana di pensiero o di azione, più o meno riuscita e trascinante, bensì una vera grazia del Signore per il bene di molti, cioè un autentico carisma. È un dono che percorre l’intera esistenza di don Giussani, e tende per sua natura a diffondersi, a incarnarsi in altri. Così emerge una partecipazione comune allo stesso carisma, un movimento, avente in sé un ordine ecclesiale di origine e di responsabilità, in cui la persona e la missione di don Giussani rimangono uniche, ed è altresì singolare il compito di colui sul quale in ogni tappa ricade l’onere e la grazia di succedergli a capo del movimento. In quest’ottica comprendo meglio perché il racconto così particolareggiato offerto da questa biografia di don Giussani, con tante sue lunghe citazioni letterali, e la raccolta rielaborata di alcuni interventi del suo primo successore lungo il suo primo decennio in questa missione, non mi hanno lasciato un sapore di ripetitività. Ho percepito invece un costante impegno vitale, profondamente unitario ma sempre nuovo, per rispondere alle provocazioni della storia, anzitutto nel processo di conformare il nucleo originario del carisma, e poi nel continuare a viverlo, applicarlo, approfondirlo, trasmetterlo e custodirlo […].

Valeria Monachese, La libertà di non armarsi, il desiderio di amarsi

La bellezza disarmata è un titolo parlante. Cosa risuona nella vostra mente sentendo queste parole forti, così intense da non lasciare scampo? Quello che è risuonato nella mia, posso provare a spiegarlo. Disorientamento, timore per argomenti troppo pieni, troppo forti da poter descrivere con semplici parole. E poi quel sottotitolo: Non c’è altro accesso alla libertà se non attraverso la verità. Tutti hanno cercato di afferrare, di tenere fermi quei significati che scivolavano via. Tutti hanno deciso di ascoltare, di capire, il giorno venerdì 4 marzo 2016, nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza, a Foggia, alle ore 18:00. Tutti seduti lì per ascoltare la presentazione del libro di Don Julián Carrón, docente di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e successore di Don Luigi Giussani nella guida del movimento Comunione e Liberazione. All’incontro hanno partecipato anche due ospiti d’eccezione: Maurice Bignami, scrittore, un passato nella lotta armata degli Anni di Piombo, e il prof. Eugenio Mazzarella, ordinario di Filosofia Teoretica nell’Università Federico II di Napoli. I temi erano importanti, forse troppo, e la notizia che avrei dovuto moderare in questo incontro non poteva che trasmettermi una certa soggezione. Così ho deciso di partire dal titolo. Cos’è la bellezza disarmata per Don Julián Carrón? La bellezza disarmata è quella che non ha bisogno delle armi per rivelarsi, quella che basta a se stessa. È una potenza che si rivela nell’incontro. Quella che non ha bisogno di apparati difensivi, di orpelli, di maschere di ferro. Quella che è bella in quanto esercita commozione profonda, quella che si identifica nell’abbassare quelle armi di cui ci sembra tanto di aver bisogno, e di cui ci si rende conto, immediatamente dopo averle abbassate, di non averne, e nel guardare l’Altro, il ‘diverso da noi’, e conoscerlo per davvero. Senza armi. Perché l’altro non è una minaccia ma un bene per la realizzazione del nostro io […].

Rosa Tagliamonte, Il valore dell’esperienza e l’importanza dell’incontro per costruire il dialogo con l’altro

L’altro è un bene. La sfida del vero dialogo, anche in politica. È questo il titolo dell’iniziativa svoltasi giovedì 10 dicembre 2015 a Campobasso, nell’Università del Molise, e promossa a seguito della pubblicazione del libro di don Julián Carrón La bellezza disarmata, edito da Rizzoli (2015) con prefazione del Rettore dell’Università San Dámaso di Madrid, Javier Prades.
Il libro presenta gli elementi della riflessione svolta dal sacerdote a partire dal 2005, anno della sua elezione a presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione dopo la scomparsa del fondatore, Mons. Luigi Giussani, che nel 2004 lo aveva chiamato dalla Spagna per condividere con lui la responsabilità della guida del movimento. L’iniziativa offre un’occasione di confronto sul tema della politica e del suo ruolo nella società contemporanea, come pure sull’importanza dell’esperienza umana personale come elemento che riguarda chiunque sia impegnato nella propria vita. A discuterne a Campobasso sono Costantino Esposito, docente di Storia della filosofia nell’Università di Bari, e Flavia Monceri, docente di Filosofia politica nell’Università del Molise.
Il punto di partenza di questa riflessione è la constatazione di un percepibile malessere nella società occidentale, che si esprime in forme ambigue e spesso ideologiche, a cui in Europa ha contribuito una serie di fattori: la grave crisi economica, il calo delle nascite, le evidenti difficoltà che il processo di integrazione degli immigrati sta registrando, la scarsa partecipazione istituzionale. Tuttavia la difficoltà della società europea non si riduce a sole forme esteriori […].

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